Nuovo Codice Crisi d'Impresa

Il servizio che si propone alle imprese mira ad affrontare una delle problematiche principali messe in evidenza dal nuovo CODICE DELLA CRISI D’IMPRESA, in vigore dal luglio 2022.


E qual è questa problematica principale ?

Regolare lo stato di crisi e di insolvenza del debitore, inclusi imprenditori commerciali, consumatori e professionisti. Con questa normativa lo Stato intende prevenire il fallimento aziendale e promuovere il risanamento delle imprese in difficoltà.


E cosa si intende per stato di crisi ?

Per stato di crisi di impresa si intende l'incapacità di un'azienda di generare flussi di cassa adeguati per adempiere alle obbligazioni correnti e future. Questa situazione di crisi aziendale può portare al fallimento aziendale se non viene tempestivamente gestita e regolamentata.



Per prevenire il fallimento aziendale la norma introduce una forte e importante responsabilizzazione dell’imprenditore, chiamato a introdurre misure organizzative per rilevare squilibri patrimoniali o finanziari oltre alla creazione di un organo di controllo interno per intercettare segnali di allarme.


La responsabilizzazione significa che se l’imprenditore non si attiva al suddetto controllo potrebbe rispondere dei debiti a livello personale, a prescindere se sia solo un socio anche non attivo e indipendentemente se la società sia una S.R.L.



Per dimostrare di essersi impegnati ad evitare l’eventuale stato di insolvenza futura, una strada da percorrere è quella di dotarsi di un PIANO ECONOMICO FINANZIARIO (cosiddetto PEF) con cui tenere sotto controllo costantemente la disponibilità di cassa nel breve periodo di 12 mesi.

Tenere il PEF aggiornato consente all’imprenditore, in caso di fallimento, di dimostrare il proprio impegno nel cercare di evitarlo e deresponsabilizzarsi davanti al giudice.


N.B. Non è questa l’unica attività che toglie responsabilità a imprenditori e soci di società, ma sicuramente è una delle più importanti. Si rimanda alla normativa che parla di organi di controllo (ovviamente commisurati alla grandezza dell’impresa), adeguati assetti, formazione, etc.



Lo stesso PEF da noi elaborato analizza il triennio di previsione con particolare riferimento all’andamento della situazione finanziaria, ovvero alla disponibilità di cassa in tutto il periodo, quindi anche oltre l’anno successivo al fine di avere una previsione sulle disponibilità finanziarie anche nel medio lungo periodo.